Praticare il cambiamento, verso una politica fatta di studio, confronto e preparazione

Praticare il cambiamento, verso una politica fatta di studio, confronto e preparazione

La settimana è iniziata con la visita della Terza Commissione alle aziende sanitarie di Grosseto e Arezzo. Incontro con il personale e visita ai presidi. Durante la visita a Grosseto sono rimasto molto sorpreso dai diversi interventi del personale medico, dove più volte hanno preso l’azienda sanitaria pratese come punto di riferimento per strutture, copertura economica e personale. La cosa mi ha colpito: noi pratesi, che pensiamo di essere la cenerentola, i soggiogati da Firenze, visti da un altro punto siamo in realtà i privilegiati.
Rientrato dalla visita ho partecipato nella sala del Consiglio Comunale di Prato alla commemorazione dei morti nelle stragi di Parigi. La campana di Palazzo Pretorio ha suonato 132 volte: un rintocco per ogni vittima.

Martedì, come al solito, si è riunito il Consiglio Regionale. L’Assessore Ceccarelli ha risposto a una mia interrogazione inerente i ritardi nell’erogazione di fondi europei alle aziende di trasporto pubblico che hanno rinnovato il proprio parco macchine. Sono somme rilevanti (38 milioni di €) la cui mancata erogazione è causa di difficoltà di gestione da parte delle aziende stesse.

Mercoledì mi sono dedicato a preparare l’incontro del pomeriggio con gli assessori Ceccarelli e Fratoni sul tema dell’aeroporto. Il nucleo tecnico per la valutazione del master plan ha comunicato di non essere in grado di esprimere un parere per le carenze presenti nel documento. Molte delle criticità sono state evidenziate dalle osservazioni presentate dal tavolo dei sindaci della Piana. Mercoledì prossimo è previsto un Consiglio Regionale straordinario in cui il Presidente Rossi chiarirà il percorso da seguire affinché il ministero si esprima sulla VIA (valutazione impatto ambientale).

Giovedì seconda visita della settimana con la Terza Commissione a Careggi e al Meyer. Al Meyer non sono potuto andare in quanto mi sono recato a Prato al Consiglio Comunale straordinario sull’aeroporto. Il tema è sempre molto sentito nei territori della Piana: l’impegno è quello di vigilare sul percorso di approvazione dei vari documenti tecnici. Rispetto le idee dei miei colleghi e la linea seguita dal PD regionale, ma questo non può prescindere dalla tutela della salute dei cittadini. Sarà mio dovere chiedere tutte le garanzie affinché il percorso intrapreso per la valutazione della fattibilità dell’opera sia corretto e valutato in ogni suo aspetto.

Venerdì ultima visita della commissione a Empoli e Prato. Dalla prossima settimana cominceremo il lavoro più duro e difficile, dato che Lunedì la Giunta ha ghià deliberato la proposta di legge di riforma della sanità. Cominceremo quindi, nei prossimi giorni, l’analisi del testo e la discussione degli emendamenti. Abbiamo circa un mese per discutere circa 130 articoli. Nello stesso giorno ho anche partecipato ad un convegno organizzato dall’ANFFAS di Prato, in occasione dei 50 anni di attività, sulla disabilità degli anziani. Il tema dell’assistenza ai disabili è una delle priorità che mi sono dato e la prossima settimana presenterò una mozione in Consiglio. La sera, al circolo di Coiano, Matteo Vannacci e Mattia Ciatti hanno organizzato un bel dibattito molto partecipato sul populismo oggi in Italia con Gabriele Bosi, Dario Parrini e il Professor Marco Tarchi.

Sabato il PD provinciale ha organizzato una giornata di confronto politico in cui erano invitati gli amministratori locali, i consiglieri e i segretari dei vari circoli. Hanno partecipato una novantina di persone, divise in diversi tavoli tematici. Devo dire che dai vari tavoli, oltre a proposte di progettuali e gestionali, quello che è emerso in maniera unitaria è stata la richiesta di trovare più momenti di discussione e la necessità di sviluppare negli amministratori, ma soprattutto nei consiglieri e nei segretari di circolo, una maggiore scambio di informazioni con tutti i vari livelli. Ho trovato molti consiglieri giovani con la voglia di imparare.

Credo che la nuova classe politica che si sta affermando, soprattutto nel PD, abbia bisogno di ritrovare un’organizzazione di partito che la possa formare e far crescere. La scalata di Renzi ha comportato un inevitabile calo di partecipazione nell’attività, che già aveva avuto inizio durante la segreteria di Bersani. L’idea del partito liquido, le primarie aperte a tutti, ma soprattutto la rottamazione di una classe dirigente che aveva in mano buona parte delle federazioni e dei circoli, ha creato questo momento di crisi di tesserati ma soprattutto di appartenenza. Ai vari livelli del partito si è aperta la discussione su come dovrà essere questo partito, anche perché le scadenze incombono: il prossimo congresso potrebbe esserci già nel 2016. Sarebbe importante arrivarci non solo con un governo forte, ma anche con un partito che cominci ad essere ben radicato, con i rappresentanti nelle istituzioni preparati ad un confronto politico in grado di combattere il populismo di oggi. Chi oggi vuole affrontare un impegno politico deve sapere che non ci si può né improvvisare né affidare al modello proposto dai talk show. La strada deve essere quella dello studio, del confronto e della voglia di imparare.

A presto

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